La Costa di Amalfi grazie al suo patrimonio storico, artistico e architettonico è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
COSA VEDERE IN COSTIERA AMALFITANA
Conosciuta come la Divina, la Costiera Amalfitana è uno dei tratti di costa più belli della penisola italiana.
POSITANO:
- Tra i suoi vicoli sorgono negozi, gallerie d’arte, attività di artigiani e di sarti che grazie alle loro abilità sono in grado di confezionare prodotti unici.
- La Chiesa di Santa Maria dell’Assunta è considerata uno dei simboli di Positano e la sua cupola spicca tra le case grazie alle maioliche di colore giallo e verde che la compongono.
- MAR (Museo Archeologico Romano): recentemente, sotto la Chiesa di Santa Maria Teresa dell’Assunta, sono stati trovati i resti di una villa romana che era stata sepolta dalla cenere durante la famosa eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C.
- Le Torri Saracene furono edificate nel corso del Cinquecento come torri difensive. Le più famose a Positano sono la Torre Campanella, la Torre Sponda, la Torre Trasita e la Torre Fornillo.
AMALFI:
- Amalfi, la città che dà il nome a tutta la Costiera, è una località con un patrimonio storico e architettonico unico.
- Il Duomo è un complesso che risale all’IX secolo e comprende l’annessa Basilica del Crocifisso, la Cripta di Sant’Andrea e il famoso Chiostro del Paradiso.
- La produzione della carta a mano è una tradizione molto antica ad Amalfi la cui storia si può ripercorrere all’interno del Museo della Carta di Amalfi.
- Grotta dello Smeraldo: è un’insenatura rocciosa sul mare. Scoperta casualmente nel 1932 da un pescatore locale, questa grotta si rivela come un luogo dall’aspetto davvero fiabesco.
- Atrani è caratterizzata da un intreccio di vicoli, scalinate, edifici addossati l’uno all’altro ed è la città più piccola d’Italia.
RAVELLO:
- Diventata nel corso dell’Ottocento meta di intellettuali e artisti, la città ospita villa antiche con splendidi giardini e terrazze che regalano una vista stupenda sul Golfo.
- Villa Rufolo e Villa Cimbrone meritano di essere visitate.
VIETRI SUL MARE:
- L’ultimo borgo della Costiera Amalfitana. La città è famosissima perché patria della lavorazione e decorazione della ceramica. L’industria della ceramica fu iniziata nel tardo Rinascimento e da allora è sempre stata un simbolo della città.
Sorrento è una città che vi farà innamorare grazie ai suoi stretti vicoli. Ha anche numerosi punti panoramici, che conquistano ogni visitatore con una vista sorprendente del Golfo.
COSA VEDERE A SORRENTO
Sorrento, città natale dello scrittore Torquato Tasso, si distingue per la sua atmosfera tranquilla e organizzata.
- PIAZZA TASSO: Qui un tempo si trovava il Castello aragonese, voluto da Ferdinando d’Aragona nel XV secolo e fatto demolire alla fine dell’Ottocento. Sulla piazza affacciano importanti edifici come la chiesa di Santa Maria del Carmine, casa Correale e il raffinato Grand Hotel Vittoria.
- COMPLESSO DI SAN FRANCESCO: Il complesso conventuale di San Francesco è composto dal chiostro, dal monastero e dalla chiesa fatta costruire nel XIV secolo dai frati francescani. Proprio vicino alla chiesa si trova il Chiostro di San Francesco, eretto nel XIV secolo.
- VILLA COMUNALE: Realizzata a fine Ottocento la Villa Comunale di Sorrento, si identifica come uno dei punti panoramici più belli della città. Partendo da qui potrete raggiungere in pochi minuti Marina Piccola e il porto di Sorrento.
- CATTEDRALE DI SORRENTO: La Cattedrale di Sorrento si trova nel centro storico cittadino e risale originariamente al I secolo d.C. Gli elementi originali risalenti al XV secolo sono il portale laterale in marmo, l’opera del Redentore del 1522 e il trono arcivescovile.
- BASILICA DI SANT’ANTONINO ABATE: è intitolata a Sant’Antonino, patrono della città. L’edificio religioso sembra risalire intorno all’anno Mille. Nel corso degli anni la chiesa fu oggetto di diversi lavori di restauro fino ad arrivare all’attuale struttura.
- SEDIL DOMINOVA: è un antico seggio nobiliare costruito tra il 1200 ed il 1300, che ospitava una parte dell’aristocrazia cittadina ed era il luogo preposto alla gestione della “res pubblica’’. Si può ancora ammirare una splendida balaustra in marmo con due stemmi in tufo risalenti al XIV secolo sulla facciata principale.
Pompei è una città dalle origini antiche che, in epoca romana, produceva ed esportava prodotti della sua terra come l’olio e il vino. Nel 79 d.C. il Vesuvio distrusse la città con una violenta eruzione. Ora si trova protetta all’interno di un sito archeologico molto vasto, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
COSA VEDERE A POMPEI
Visitare gli scavi di Pompei permette di fare un viaggio indietro nel tempo e di ammirare la città così come si presentava agli antichi abitanti poco prima della catastrofe.
- IL FORO: Fulcro delle attività commerciali della città, cuore politico, religioso e culturale, ospitava botteghe di artigiani, le terme e i palazzi politici e amministrativi. Affacciati sulla piazza ci sono tre templi: il Tempio di Apollo, il Tempio di Venere e il Tempio di Giove.
- L’ANFITEATRO: Risale all’80 a.C. Aveva una capienza di 20.000 spettatori ed era il luogo dove si poteva assistere alle battaglie tra gladiatori.
- LA CASA DEL FAUNO: è una delle abitazioni più antiche e maestose della città. La casa è così chiamata a causa della presenza di piccola statuetta di bronzo che rappresentava Fauno. Molto probabilmente la domus apparteneva ad una nobile famiglia romana che fece costruire lussuosi ambienti.
- IL TEATRO GRANDE ED IL TEATRO PICCOLO: Sono due teatri pompeiani risalenti ad un periodo compreso tra il II e il I secolo a.C. e che potevano ospitare rispettivamente 5000 e 1300 spettatori circa. I teatri sorgevano nel quartiere della città dedicato allo svago e al divertimento.
- ORTO DEI FUGGIASCHI: Originariamente questo era un antico quartiere cittadino che ospitava un vigneto e che prese il nome di ‘’Orto dei Fuggiaschi’’ solo dopo la sua scoperta. Si possono osservare i calchi in gesso di alcuni uomini e donne pompeiani mentre cercavano di mettersi in salvo dall’eruzione del Vesuvio nel 79 a.C.
- LA VILLA DEI MISTERI: Costruita nel II secolo a.C. in una posizione panoramica a pochi passi dal mare. Su tre lunghe pareti si trovava uno straordinario ciclo pittorico raffigurante un rito misterico, da qui il nome ‘’Villa dei Misteri’’.
L’isola di Capri è una località davvero suggestiva che è diventata famosa in tutto il mondo per il suo splendore e comprende due comuni: Capri e Anacapri.
COSA VEDERE A CAPRI
Capri è un’isola che ha posti e scenari magnifici, quindi ecco qualche consiglio per un’esperienza unica.
- LA PIAZZETTA: famosissima in tutto il Mondo e ottimo punto panoramico per ammirare parte dell’isola dall’alto.
- VILLA JOVIS: Villa Jovis è una delle ville che l’imperatore Tiberio fece costruire a Capri e dove si ritirò per fuggire dalla città. Oggi restano solo le rovine, che possono essere visitate per godere di un pezzo di storia e di una vista davvero incredibile sul mare e sull’isola.
- IL MONTE SOLARO: La parte più alta di Capri, da dove vedere tutta l’isola, è il Monte Solaro. Per raggiungere il Monte si può optare per due soluzioni:
- A piedi: da Anacapri, seguendo il sentiero segnalato per 1 ora in salita;
- In seggiovia: da Anacapri, in circa 10 minuti.
- ANACAPRI: Oltre alle strade ornate di fiori, ad Anacapri si distinguono la peculiare Casa Rossa con i suoi diversi stili architettonici e le due chiese di San Michele e Santa Sofia.
- VILLA SAN MICHELE: La villa privata del medico tedesco Axel Munthe si trova dove un tempo sorgeva una villa romana, nel punto più panoramico di Capri. All’interno della Villa San Michele si trovano reperti romani molto importanti, come per esempio la testa di Medusa che era situata presso il tempio di Venere a Roma.
- I FARAGLIONI: I Faraglioni sono uno dei simboli di Capri: sono tre grandi massi rocciosi alti circa 100 metri che emergono dal blu delle acque e si possono raggiungere solo in barca. Le barche passano sotto il Faraglione di Mezzo, dove solitamente gli innamorati si danno un bacio perché la leggenda narra che porti fortuna.
- LA GROTTA AZZURRA: La Grotta era conosciuta già al tempo degli antichi romani e molto apprezzata dall’Imperatore Tiberio. L’ingresso all’interno della grotta è a pagamento e per visitarla bisogna salire in una piccola barchetta a remi che slitta attraverso il piccolo arco d’entrata.